Coliche Del Neonato: Disagio Per Lui, Stress Per I Genitori

Coliche del neonato: disagio per lui, stress per i genitori

I neonati piangono per manifestare un qualsivoglia bisogno o disagio; capirne il motivo inizialmente è difficile, poi i genitori, in particolare la madre, imparano a distinguere un pianto dall’altro, soprattutto quello caratteristico dovuto alle coliche del neonato.

 

Cosa sono le coliche del neonato

Le coliche neonatali sono contrazioni spasmodiche involontarie delle pareti intestinali, molto dolorose, che si verificano di prevalenza in serata a causa dell’accumulo dei gas.

 

Ipotesi sulle cause delle coliche del neonato

Il problema delle coliche neonatali è stato affrontato da molti studi scientifici che, tuttavia, non sono riusciti a risalire alle cause scatenanti del disagio che, quindi, possono essere molteplici.
Prima fra tutte l’eccessivo ingerimento di aria durante la poppata, causata dalla voracità del neonato o dall’errata suzione.

Altri fattori possono essere allergie o intolleranze al latte o suoi costituenti, o ancora intolleranze ad alcune sostanze contenute nei cibi assunti dalla madre, in caso di allattamento al seno.

Anche i fattori psicosomatici sono favorevoli all’insorgere di questo doloroso disagio; ovvero l’ansia eccessiva trasmessa dai genitori, ambienti caotici, troppo luminosi o fortemente caratterizzati da odori persistenti.

 

Come distinguere il pianto da colica del neonato

Il pianto da colica si manifesta generalmente con un comportamento del neonato abbastanza tipico, tanto da poter essere riconosciuto se rispetta la cosiddetta regola del 3, coniata dal dott. Wessel negli anni ’50.
Il pianto disperato dura in media circa 3 ore al giorno, si ripete sistematicamente per almeno 3 giorni a settimana e non dura meno di 3 settimane.
Il neonato piange in modo disperato, assumendo un colorito rossiccio, inarca la schiena; si dimena.

 

Come trattare le coliche del neonato

Non esistono rimedi universali né definitivamente risolutivi delle coliche. Sicuramente, però, si possono adottare accorgimenti che alleviano la sofferenza del neonato, come la fitoterapia, ovvero l’uso di bevande naturali calmanti, come la camomilla.
Creare un ambiente tranquillo e rilassante con luci soffuse e musica soft in sottofondo.

Cullare il neonato con movimenti dolci e ritmici in posizione prona, oppure massaggiare dolcemente pancia o schiena.
Dopo ogni poppata è bene far fare il ruttino, atto che, come il massaggio, favorisce l’espulsione dell’aria accumulata.

 

Saper riconoscere i propri limiti aiuta

Fondamentale per il genitore è saper riconoscere i propri limiti ed accettare, senza alcuna vergogna o timore, l’aiuto e la consulenza di chi, magari, ha già affrontato questo periodo di forte stress.

Molti Enti Locali, Comuni e associazioni organizzano gruppi di ascolto e sostegno ad opera di Professional Counselor, con lo scopo di supportare i genitori nei primi sei mesi di vita del neonato.
Opera a sostegno della neomamma anche la Doula, una nuova figura che basa la sua conoscenza principalmente sulla propria esperienza.

 

Lavinia Giganti