Parassiti intestinali di cane e gatto: come prevenirli

Esistono vari tipi di parassiti intestinali dei nostri amici a quattro zampe, quelli che si riscontrano più frequentemente sono vermi, ma esistono anche delle forme cellulari (protozoi), di cui parleremo nel prossimo articolo.

Tali parassiti vivono a spese di un altro organismo indebolendolo e, a volte, causando gravi patologie. Inoltre, rappresentano un potenziale rischio di zoonosi per l’uomo.

 

I vermi intestinali più importanti e il loro ciclo

Di seguito si elencano i più importanti vermi intestinali con le proprie caratteristiche:

  1. ASCARIDI. Sono i vermi intestinali più frequenti negli animali giovani visto che vengono trasmessi dalla madre già nella fase finale della gravidanza e con il latte materno.

Prima di diventare adulte, le larve compiono una migrazione attraverso l’organismo. In seguito, una parte resta inattiva sotto forma di cisti nei vari organi, mentre la maggioranza raggiunge di nuovo l`intestino dove le femmine arrivano a produrre fino a 200.000 uova al giorno. La trasmissione avviene attraverso l`ingestione di uova (resistenti nell`ambiente anche per diversi mesi).

  1. ANCHILOSTOMI. Anche questi vermi intestinali si ritrovano più facilmente negli animali giovani visto che negli adulti si sviluppa generalmente una certa immunità. La trasmissione avviene con l’ingestione delle uova prodotte dai parassiti adulti nell`intestino. Le larve possono anche penetrare nell`organismo attraverso la pelle o essere trasmesse con il latte materno. Quando i parassiti giungono nell`intestino si attaccano alla parete intestinale e si nutrono di sangue.
  2. TRICURIDI. Questi parassiti infettano animali di tutte le età. Gli adulti vivono nell`intestino e producono delle uova che sono molto resistenti nell`ambiente e possono restare infettive per anni. La trasmissione avviene attraverso l`ingestione di uova. Gli adulti si attaccano alla parete intestinale nutrendosi di sangue.
  3. TENIA. Questo parassita si rileva più frequentemente in cani e gatti con più di 6 mesi. I vermi adulti si insediano nell`intestino dove consumano parte del cibo ingerito dall`animale. La trasmissione avviene con l`ingestione di uova e spesso attraverso le pulci.

 

Come avviene il contagio all’uomo di parassiti intestinali e come evitarlo: le Zoonosi

La trasmissione all’uomo può avvenire (in mancanza di norme igienico-sanitarie):

  • per contatto diretto (oro-fecale),
  • per contatto con materiale contaminato dall’animale infetto (feci, latte),
  • per contatto con terreni contaminati da feci dell’animale infetto.

Ascaridi, Anchilostomi e alcune Tenie sono i parassiti più pericolosi per l’uomo.

Possono provocare rispettivamente infestazioni oculari, sindrome da larva-migrans cutanee e l’idatidosi, ossia la formazione di cisti in vari organi che danno sintomi solo se si rompono.

I bambini e gli anziani sono spesso i più soggetti a tali infestazioni, sia per il sistema immunitario meno competente, che per comportamenti igienico-sanitari scorretti, quali portarsi le mani in bocca senza averle lavate, dopo aver toccato escreti di animali e/o terreni infetti.

 

Come prevenire le infestazioni da parassiti intestinali nei nostri animali

La prevenzione delle parassitosi intestinali nei nostri pet è molto importante. Di seguito si riportano semplici regole che vi permetteranno di limitare la possibilità di infestazione:

  1. Raccogliere le feci per diminuire la possibilità di infestazione dei terreni.
  2. Prediligere un’alimentazione commerciale di buona qualità e/o casalinga con alimenti cotti (soprattutto per pesce e carne suina) per prevenire l’assunzione di forme larvali di parassiti, sempre seguendo le indicazioni del tuo veterinario.
  3. Effettuare controlli delle feci regolari dal proprio veterinario di fiducia e seguire trattamenti farmacologici preventivi consigliati.
  4. Se il tuo pet è un cacciatore di piccoli roditori e/o mammiferi (topini, conigli selvatici, talpe), chiedi consiglio al tuo veterinario su quale trattamenti fare e con quale frequenza, dato che questi animali possono essere degli ospiti intermedi di diversi parassiti.
  5. Se adotti un cucciolo rivolgiti subito al tuo veterinario per gli accertamenti opportuni, dato che alcuni parassiti passano anche dalla placenta e dal latte materno.
  6. Rifugi, canili, gattili e pensioni per l’alto numero di ospiti possono mettere il tuo animale a rischio maggiore di infestazioni, rivolgiti sempre al tuo veterinario per le indicazioni diagnostiche e terapeutiche da seguire in questi casi.
  7. Gli ectoparassiti (pulci e zecche) sono portatori essi stessi di alcuni parassiti. Chiedi al veterinario di fiducia che ti indicherà il trattamento migliore per proteggere il tuo animale anche da pulci e zecche!
  8. I gatti randagi sono una fonte di infestazione del terreno è quindi bene fare particolare attenzione se il tuo gatto o cane in giardino dovesse venirne a contatto (con il gatto e con il terreno che frequenta).
  9. Quando si svuota la cassetta dei gatti evitare di gettare negli scarichi o nei compostaggi le feci che potrebbero essere infette.
  10. Non far sporcare i cani ed i gatti nelle aree gioco dei bambini.

 

I sintomi delle infestazioni parassitarie intestinali

I sintomi più comuni di tale infestazioni negli animali da compagnia, sono:

  • Diarrea (con presenza o meno di sangue),
  • Dimagrimento,
  • Anemia (in infestazioni croniche di alcuni parassiti),
  • Addome a botte,
  • Prurito anale,
  • Evidenza di vermi nelle feci.

 

Spesso, però, le infestazioni da vermi intestinali sono del tutto asintomatiche, soprattutto se presenti in soggetti sani. Pertanto fai sempre regolari controlli dal tuo veterinario di fiducia!

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