Milano Fashion Week: le sfilate più innovative

Si è appena conclusa la Milano Fashion Week, in cui hanno sfilato le nuove proposte dei designer per l’autunno inverno 2018-2019, ma quali hanno stupito di più?

Come ogni anno, alcuni brand hanno mantenuto le loro sfilate seguendo l’identità classica dei marchi storici, come ad esempio Armani e Trussardi, puntando sulla sartorialità di capi senza tempo, senza sentire la necessità sorprendere il pubblico con particolari effetti speciali. 

Altri marchi, invece, hanno realizzato sfilate-performance, in cui non era solo la collezione ad essere mostrata agli spettatori, ma una vera e propria esperienza, uno show a tuttotondo.

 

La proposta alternativa di Gucci

Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci, per questa stagione ha fatto sfilare i suoi abiti e le sue modelle all’interno di un’asettica sala operatoria, nella quale il pubblico sedeva su vere e proprie sedie in stile, quasi a voler simulare una sorta di sala d’attesa. 

A fare scalpore, non è stata solo la scelta della location, ma anche la stravaganza in sé di ciò che è stato presentato in passerella: modelli e modelle, infatti, sfilavano in eccentrici abiti Gucci, portando sotto braccio teste mozzate o terzi occhi, il tutto realizzato appositamente da un centro artigianale specializzato di Roma. 

Oltre alle teste, altre “opere” sono state mostrate in passerella, come prototipi molto realistici di serpenti e piccoli draghi

Ad attaccare la scelta stilistica di Gucci è lo stesso Armani, che rifiuta di adattarsi a questo nuovo gioco, a suo dire “di cattivo gusto”, preferendo non mancare di rispetto al consumatore, ridicolizzando la moda, da sempre al centro della sua vita.

Nell’occhio del ciclone

Oltre a Gucci, anche altri brand sono stati molto chiacchierati, a partire da Moschino che, però, è solito sorprendere il suo pubblico ogni stagione, facendo di stravaganza ed ironia il punto forte.

 

Quest’anno, Jeremy Scott, il direttore creativo del brand, ha fatto sfilare le sue modelle in versione extraterrestre, sfruttando l’onda della moda del body painting, vestendole completamente in tinte di verde acceso. 

Prada, invece, sorprende per la scelta stilistica degli abiti, allontanandosi dai suoi soliti standard borghesi, proponendo abiti fluo di colori artificiosi, etichettati come se fossero all’interno di laboratori scientifici.

 

 

Per ultimo, ma non per importanza, Dolce e Gabbana, brand d’eccellenza del Made in Italy, fa partire la sua sfilata facendo volare in passerella le nuove borsette della collezione sostenute da droni, suscitando stupore nel pubblico. 

Innovazione, tecnologia, cambi di rotta, ma soprattutto stupore, che sia in positivo o in negativo, l’importante è che se ne parli ed in questo il fenomeno social sembra essere il migliore mezzo di condivisione e diffusione

 

Agnese Pirazzi

Foto di Photo Mix da Pixabay