Onicofagia: Il Disturbo, Le Conseguenze, Le Cure

Onicofagia: il disturbo, le conseguenze, le cure

L’onicofagia è un disturbo comportamentale compulsivo comunemente noto come “mangiarsi le unghie”, cuticole e pellicine.

 

Perché ci si mangia le unghie

Essendo un disturbo comportamentale compulsivo, chi è affetto da onicofagia non riesce a trattenersi dal mangiarsi le unghie.

E’ un’abitudine causata da stressnoia o che si manifesta in periodi di particolare nervosismo.

L’onicofagia può manifestarsi più facilmente in soggetti particolarmente ansiosi o come sintomo di un disagio grave, come ad esempio disturbi psicologici.

Solitamente il disturbo compare in età infantile/adolescenziale e regredisce fino alla scomparsa, intorno ai 30 anni di età.

L’atto di mangiarsi le unghie, inconscio, calma e rilassa; crea una sensazione di piacere o, al contrario, un senso di colpa.

 

Le conseguenze dell’onicofagia

Le conseguenze dell’onicofagia sono di diverso grado.

Conseguenze lievi possono essere dolore e sanguinamento; conseguenze più gravi possono essere infezioni batteriche o virali.

Mangiarsi le unghie, infatti, provoca il trasporto, alla bocca, di germi depositati sotto le unghie.

Altre conseguenze possono essere causa di patologie dentali, come carie, e gengivali oltre che infezioni del cavo orale; i germi trasportati alla bocca e conseguentemente ingeriti, inoltre, possono provocare problemi allo stomaco.

La pratica dell’onicofagia prolungata nel tempo porta anche a malformazioni, anche gravi, delle dita.

 

La cura dell’onicofagia lieve o grave

L’onicofagia di lieve entità si risolve spontaneamente, con il passare del tempo.

I casi molto gravi, invece, devono essere affrontati non solo dal punto di vista medico, in modo tempestivo curando le unghie con farmaci specifici, ma affrontando il problema alla radice, ovvero con terapie comportamentali trattamenti clinici per eliminare i disturbi psicologici.

La cura di questo tipo di disturbo prevede anche l’uso di farmaci antidepressivi.

 

I trattamenti estetici che aiutano l’onicofago

L’impatto sociale, per chi soffre di onicofagia, può essere problematico.

Le mani sono una parte del corpo molto in vista, quindi l’onicofago può vivere la socialità con disagio, considerando lo stato delle proprie mani.

Un grande aiuto viene dai trattamenti estetici.

Questi possono prevedere l’applicazione di smalto dal sapore amaro che inibisce la voglia di avvicinare le dita alla bocca.

Si possono indossare guanti protezioni da applicare solo alla punta delle dita.

Altra soluzione estetica è mantenere unghie e cuticole sempre curate e corte, con attenta manicure.

Ma il trattamento estetico che negli ultimi tempi sta prendendo sempre più piede è la ricostruzione delle unghie; sottoponendosi a tale trattamento estetico si inibisce l’impulso di mangiare le unghie.

Inoltre, esso è usato per porre rimedio estetico ai danni del rosicchiamento.

È un trattamento duraturo (oltre un mese) di grande effetto estetico perché le unghie ricostruite possono essere personalizzate con colori e decorazioni a seconda del gusto personale.

Lavinia Giganti

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