Pediculosi: riconoscerla e prevenirla

La pediculosi, l’infestazione causata dai pidocchi, è un po’ un incubo per tutti i genitori di bimbi in età scolare.

Ma come accorgersi della presenza di questi piccoli parassiti? E c’è un modo per prevenire il contagio?

In questo breve articolo illustreremo come riconoscere l’infestazione, come trattarla e come prevenirla, per informare e preparare i genitori ad affrontare in modo adeguato e sereno un evento molto più diffuso di quanto si creda.

 

Cos’è la pediculosi e come riconoscerla

L’infestazione da pidocchi, pediculosi, può essere di tre tipi: del capo, del corpo e del pube.

La più comune, quella tanto temuta dai genitori di bambini fra i 3 e gli 11 anni, è quella del capo.

I parassiti, detti tali perché non sopravvivono lontano dall’ospite, si insediano sulla cute, fra i capelli, trasmettendosi solo per contatto diretto: i pidocchi non saltano.

Riconoscere l’infestazione è semplice perché si presenta con prurito e irritazione; sono inoltre presenti grandi quantità di uova, le lendini, di forma a goccia, bianche saldamente attaccate alla radice dei capelli.

 

Prevenzione: un corretto comportamento sociale

Non esiste un prodotto preventivo repellente vero e proprio; anzi, usare assiduamente i prodotti repellenti quando non vi è infestazione potrebbe addirittura creare l’effetto opposto, ovvero creare un certa resistenza dei parassiti al prodotto stesso.

Come accennato, la trasmissione dei parassiti avviene solo per contatto diretto, il che significa che gli ambienti di grande promiscuità sono quelli più a rischio; quindi, per prevenire la trasmissione è molto importante assumere comportamenti adeguati, soprattutto nel caso di bambini.

Una corretta igiene personale non basta; è fondamentale evitare la condivisione di pettini, cappelli, sciarpe, spazzole, cuscini, fermagli…tutto ciò che è a stretto contatto con i singoli individui.

Nel caso delle bambine con i capelli lunghi è buona norma legarli, quando si trovano a dover frequentare luoghi affollati, come asili, scuole, baby park…

Non meno importante, anzi sicuramente una delle prassi da seguire, è il controllo periodico delle testoline dei bimbi da parte dei genitori.

 

Come trattare la pediculosi

In caso di accertata infestazione, bisogna quanto prima ricorrere alla profilassi mediante prodotti specifici antiparassitari.

In commercio se ne trovano di diversi tipi: spray, shampoo, polveri e lozioni.

Il trattamento con prodotti specifici va necessariamente abbinato ad un’azione manuale che consiste nella rimozione delle uova con un pettinino a denti strettissimi e, qualora vi fossero lendini particolarmente tenaci, bisogna eliminarle una ad una.

Lavinia Giganti

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