Dieta Anti-Aging: Come Combattere I Segni Dell’età Con L’alimentazione

Dieta anti-aging: come combattere i segni dell’età con l’alimentazione

La base di partenza essenziale per poter adottare la dieta anti-aging è la rimozione totale dello zucchero, se non quello contenuto nella frutta.

Gli zuccheri più comuni presenti nei cibi sono saccarosio, sciroppo di glucosio e di fruttosio, lattosio, maltosio, mannitolo, saccarina ed aspartame. 

Molto spesso, gli zuccheri più dannosi sono nascosti in alimenti o in bevande che all’apparenza non sembrano contenere quantità così esagerate di zuccheri. 

Scopriamo quali!

 

Gli zuccheri nascosti

In cima alla lista dei killer, ci sono le bevande dolci come coca cola, aranciata e limonata, anche se, in questo caso, è abbastanza evidente la nocività di questi soft drink, che contengono a lattina circa 140 calorie. 

Tra gli alimenti insospettabili, secondo Slow Food, troviamo l’aceto balsamico, che contiene grandi dosi di caramello, le salse ed il pane confezionato

Tra gli alimenti camuffati, si trovano per esempio i cereali per la colazione, che le grandi case di produzione promuovono come adatti a far riprendere o mantenere la linea, quando in realtà contengono molto più zucchero di quanto si creda. 

Leggere bene le etichette, infatti, è importante per assumere, a prescindere delle diete, principalmente zuccheri buoni!

 

Altri principi della dieta anti-aging

Oltre all’abbandono dello zucchero, alla base della filosofia della dieta anti-aging, sarebbe da evitare anche la carne rossa, privilegiando invece il pesce.

Tra i cibi consigliati ci sono legumigrassi saturi buoni contenuti principalmente nel salmone, nelle noci e nelle nocciole. Molto importanti sono anche i carboidrati complessi, da preferire se integrali.

Con questa scelta di alimenti il corpo è in grado di avviare una fase di “riprogrammazione” delle cellule staminali, grazie alla quale l’invecchiamento può risultare più lento, diminuendo anche il rischio di malattia.

 

Il ruolo del metabolismo

Tante persone hanno un metabolismo pigro, abituato ad ingerire sempre gli stessi cibi, spesso con un apporto calorico superiore al necessario.

Una tecnica consigliata per chi segue la dieta anti-aging è proprio quella di ridurre l’apporto calorico per cinque giorni di fila ogni due-tre mesi, al fine di stimolare il metabolismo.

Infine, anche gli orari hanno la loro rilevanza: consumare tutti i pasti nell’arco di dodici ore, per esempio iniziando alle otto del mattino con il primo e terminando con l’ultimo intorno alle otto di sera, consente di lasciare all’organismo il giusto tempo per smaltire quanto ingerito.

E’ evidente che i benefici della dieta anti-aging siano soggettivi, legati allo stato di salute generale ed allo stile di vita condotto al di là dell’alimentazione (stress, sport, sonno).

Agnese Pirazzi