Le parallele: pro e contro

Frasi tipiche da palestra: “una volta sì che si facevano esercizi da veri uomini, difficili e con tanta ghisa … Non come ora che ci sono solo macchine e gli esercizi sono facili!”

“La panca piana sono capaci tutti di farla (qui ho molti dubbi a riguardo ma continuiamo con le frasi), invece le parallele sono roba per persone forti!”

“Segui me perché io sono grosso e quindi so come allenarmi”.

Benissimo, dato che sono una persona ragionevole e non mi piace giudicare nessuno, ma studiare e approfondire, analizziamo insieme questo esercizio così potrete tranquillamente farvi le proprie idee.

 

L’esercizio delle parallele

Il soggetto è sospeso appoggiando le mani su due barre, flette l’avambraccio sul braccio scendendo fino ad una certa profondità per poi risalire. È un esercizio apparentemente semplice, ma a livello muscolare è più complesso del previsto.

 

Parallele: ognuno ha la propria opinione

C’è chi ritiene che le parallele possano sostituire la panca piana, ma sinceramente mi importa poco dei detti e delle leggende anche perché il bodybuilding è pieno di contraddizioni!

Se vi trovate in mezzo a dei “grossi” sentirete mille versioni dell’allenamento perfetto quindi state molto attenti a non farvi fregare dall’apparenza perché, come dico sempre, ogni soggetto ha il proprio allenamento che può essere differente da un altro… Ogni persona è diversa da un’altra! Non fate l’errore di usare un metodo imitativo doveristico!

 

Perché non amo le parallele

Torniamo alle nostre parallele. Personalmente non mi piacciono granché, perché già con un sovraccarico comincio a sentire una pressione non proprio naturale alla spalla e a livello di Acromion. 

Ho passato giorni a documentarmi su internet e su libri per comprendere la biomeccanica dell’esercizio in questione, ma risultati seri non ne sono venuti fuori molti.

Proviamo ad analizzarlo andando a logica e con le conoscenze che ho acquisito.

 

Come agiscono le parallele: differenze con la panca piana

Le parallele sollecitano tantissimo il pettorale rispetto alla panca? In effetti, biomeccanicamente parlando sì. Nel punto inferiore del movimento nella panca, (per dirla in modo grezzo quando il bilanciere è appoggiato al petto) l’omero è meno esteso rispetto al punto di partenza per eseguire i “dip” (abbreviazione con cui ci si riferisce alle parallele indicando i piegamenti), ma a parità di direzione il pettorale si trova a tirare ed è in condizione di svantaggio meccanico maggiore rispetto alla panca.

Per una questione di leve, nelle parallele, il pettorale deve generare più forza per ottenere (a parità di forza) lo stesso effetto di equilibrio della panca.

La forza di spinta nelle parallele agisce perpendicolare all’omero, mentre nella panca agisce quando l’omero è parallelo al terreno. Cosa significa questo? Nei dip, il pettorale è in svantaggio meccanico superiore alla panca e il carico è in vantaggio meccanico.

Il pettorale è veramente sotto stress!

 

Troppo stress per il pettorale

Ognuno tragga le proprie conclusioni… Il mio punto di vista è che le parallele sono un esercizio che stressa troppo il pettorale, il suo tendine, la spalla, la cuffia dei rotatori, i legamenti. 

Attenti a non farvi male nei cosiddetti “rimbalzi”!

Personalmente, mi capita di inserire questo esercizio nelle schede, ma solo con persone che non sono dei principianti da palestra e comunque non in tutte le schede.

 

Consigli per svolgere le parallele

Qualche piccolo consiglio:

  • non siate”passivi” con il carico, ma controllate sempre il movimento sia in fase concentrica che eccentrica;
  • utilizzate un’apertura di appoggio mani non superiore alle vostre spalle. Più le mani sono aperte e più le spalle si stresseranno;
  • in fase di risalita chiudete sempre i gomiti;
  • siate intelligenti: non esagerate nei carichi e concentratevi sulla tecnica non sulla quantità. La regola base è sempre la stessa: mai sentire dolori dentro le spalle. La probabilità di una compressione nella cuffia dei rotatori è enorme! Lasciate stare i discorsi che l’esercizio più completo e più pesante sia il migliore… Anche se lo fosse, ma non potete praticarlo perché siete infortunati, non avrete di certo risultati!

 

Non pensiate che vi stia facendo terrorismo psicologico. Le parallele non hanno mai ucciso nessuno. Ora avete semplicemente delle informazioni e conoscenze in più per allenarvi con intelligenza e in sicurezza.

Scegliete sempre con criterio il vostro Personal trainer e buon allenamento!

Fabrizio Poletti

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