Contrattura da lockdown e smartworking: cosa fare
Mal di schiena, dolori al collo, gambe intorpidite e dolori diffusi sono i disturbi più diffusi che il periodo di lockdown ha lasciato sul corpo di un italiano su due.
I colpevoli sono la sedentarietà prolungata insieme a movimenti e posture scorrette che abbiamo assunto nelle lunghe giornate passate tra divano, scrivania, attività fisica fai da te e smart working.
Tuttavia, anche indipendentemente da lockdown, 7 cittadini su 10 soffrono periodicamente di disturbi articolari in particolare dolori di schiena in generale (49%), dolori al collo (37%) e fastidi a ginocchia e anche (29%).
Ovviamente la quarantena e lo smartworking hanno peggiorato il quadro, aggiungendo anche le condizioni psicologiche non ottimali.
E la situazione riguarda tutte le età.
Un’indagine spiega la situazione
Secondo una ricerca condotta da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, i dolori muscolari e le contratture sono una costante del nostro tempo.
Sicuramente la quarantena ha giocato un ruolo determinante per la salute del nostro apparato muscolo scheletrico.
Sicuramente l’eccessiva sedentarietà del periodo di quarantena, seguita da posture sbagliate assunte durante i momenti di relax sul divano e dallo smartworking hanno portato a contratture e dolori muscolari.
Gli sportivi hanno dovuto fare i conti con una perdita del tono muscolare e una riduzione della coordinazione neuromuscolare con conseguente di sovraccarico articolare.
Le persone sedentarie possono aver colto l’occasione per iniziare a fare un po’ di attività fisica, spesso andando incontro, però, a dolori muscolari o articolari, riconducibili a movimenti scorretti.
Abbiamo già affrontato l’argomento nell’articolo di luglio :
LOCK DOWN & DOLORI MUSCOLARI: I PROBLEMI DA NON SOTTOVALUTARE
Nel seguente articolo affrontiamo l’argomento relativamente alle contratture muscolari a cui andiamo incontro in questo periodo di minore mobilità.
Lo smart working
Utilizzare ogni giorno postazioni di lavoro improvvisate può scatenare tutta una serie di sintomi e disturbi muscolari, senza contare poi che lo stress e l’ansia molto spesso si somatizzano sulla schiena, causando dolore.
Il principale problema rimane l’assenza di una scrivania, di una sedia ergonomica e la mancanza di ausili utili al mantenimento di una postura corretta.
Tutto questo potrebbe portare ad una limitata mobilità articolare, dolore a livello del rachide lombo-sacrale che potrebbe irradiarsi anche agli arti inferiori e contratture muscolari.
Consigli per lavorare e studiare da casa
Tuttavia è possibile alleggerire il carico sulla schiena con qualche piccolo accorgimento.
Innanzitutto la postura.
Evitare di lavorare in posizioni strane, magari seduti sul divano con il laptop sulle gambe.
Sediamoci davanti ad una scrivania o tavolo su una sedia ergonomica e se non ne avessimo a disposizione, ci si può aiutare aggiungendo un cuscino dietro la schiena.
È bene anche posizionarsi all’altezza giusta rispetto al computer e, in mancanza di un supporto, possiamo utilizzare dei libri, impilati in modo da formare un piano inclinato dove posizionare il nostro laptop.
Per mantenere una postura adeguata possiamo anche utilizzare un rialzo per i piedi.
La ridotta pressione sulle gambe, infatti, aiuta la circolazione del sangue nelle zone periferiche e riduce la pressione sulla parte bassa della schiena e delle ginocchia.
Bisogna fare attenzione anche alla posizione del polso per evitare di sviluppare problemi più gravi dopo.
Cosa succede quindi, se la nostra postura dovesse risultare errata?
Specie mentre guardiamo la TV sul divano, o mentre stiamo leggendo un libro, o davanti al pc, cellulare o mentre svolgiamo il nostro smartworking??
Rischiamo una contrattura muscolare.
Cosa è la contrattura muscolare?
La contrattura muscolare è una contrazione involontaria, insistente e dolorosa di uno o più muscoli scheletrici.
Il muscolo coinvolto si presenta rigido e l’ipertonia delle fibre muscolari è apprezzabile al tatto.
Il soggetto colpito da una contrattura avverte un dolore modesto e diffuso lungo l’area muscolare interessata.
Cosa fare in caso di contrattura muscolare?
Prima di ricorrere ai farmaci antinfiammatori (FANS) e miorilassanti, da utilizzare solo nei casi più gravi e sotto controllo medico, la terapia più efficace è il riposo e lo stetching.
L’ideale è anche un massaggio decontratturante effettuato da un fisioterapista professionista.
Questo allentarerebbe le tensioni muscolari ottenendo benefici anche a livello antalgico.
Il massaggio decontratturante è un tipo di massaggio il cui scopo è quello di sciogliere le contratture muscolari.
E’ in grado di favorire l’afflusso di sangue ai muscoli e allungamento della muscolatura stessa.
Alessia Almasio