Ridurre tensioni e stress con la bioenergetica

Ridurre tensioni e stress con la bioenergetica

Si sente talmente spesso parlare di stress che la parola stessa è diventata quasi banale.

Capita a tutti di sentirsi tesi e stressati (sembra che in questa società non ci si possa sottrarre), ma preoccupa la tendenza a dare per scontato che oggi non si possa vivere senza

stress. Vedremo di seguito come sia possibile ridurre tensioni e stress con la bioenergetica.

Stress fisico e stress emotivo

La parola stress deriva dal latino strictus che significa costrizione, che può essere di natura fisica od emotiva.

Stress fisico

Lo stress fisico deriva dal perdurare dello sforzo e dal mancato riposo, ad esempio quando la persona continua a lavorare pur essendo stanca.

Per poter resistere e per far fronte al surplus di energia richiesto, i muscoli si contraggono e le ghiandole producono adrenalina e noradrenalina, gli ormoni dell’allerta e dell’attività.

Se la situazione stressante è frequente o abituale, e la persona non ha la possibilità di riposare adeguatamente, la contrazione muscolare diventa cronica e l’adrenalina rimane in circolo, impedendo all’organismo di rilassarsi.

Il sistema nervoso ne risente perché si crea uno squilibrio fra i suoi due rami, il simpatico (che carica il corpo di energia per permettergli di far fronte all’emergenza) ed il parasimpatico (che aiuta a rilassarsi e a scaricare l’attivazione generata dal sistema simpatico), mantenendo il corpo in uno stato di iperattivazione.

Stress emotivo

Lo stress emotivo è causato dalle preoccupazioni e dal tentativo di trattenerle:

  • le preoccupazioni rendono la persona tesa e contratta, con il respiro compresso e la mente che non riesce a fermarsi. Si genera uno stato di allerta che impedisce di rilassarsi.
  • La repressione delle emozioni inizia già a partire dall’infanzia, quando si comincia a comprendere che alcune di esse, ad esempio rabbia e pianto, non sono accettate dalle persone vicine. Per non “perdere” il loro amore si impara così a reprimerle.

Tutto questo provoca tensione perché il trattenere implica la contrazione di alcuni muscoli, per esempio quelli della gola per bloccare il pianto, quelli delle spalle e delle braccia per trattenere la rabbia.

La repressione delle emozioni è funzionale alla convivenza sociale, ma a lungo andare può trasformarsi in una camicia di forza perché purtroppo inibisce non solo i sentimenti “negativi”, ma anche quelli “positivi”, limitando così gioia, spontaneità e vitalità della persona.

Sintomi per capire se si è sotto stress

Lo stress si può cogliere da sintomi fisici o emotivi. I primi sono: ansia, tachicardia, tensioni alle spalle o al collo, crampi, insonnia, gonfiore dell’addome. Quelli di natura emotiva sono: tono dell’umore prevalentemente basso, pensieri fissi, irritabilità, sbalzi di umore, manifestazioni di rabbia ingiustificate.

E’ risaputo che alcune malattie sono imputabili almeno in parte allo stress, per questo motivo è importante cercare di ridurlo con modalità che permettano di scaricare la tensione accumulata.

Cosa fare per ridurre le tensioni

Le tensioni provocano “ingorghi” nel corpo che impediscono all’energia vitale di fluire liberamente. Per poterli sciogliere occorre:

  • imparare a riconoscerle;
  • dare la possibilità al corpo di esprimere e scaricare ciò che ha trattenuto.

Bioenergetica: origini e principi

La pratica bioenergetica è particolarmente utile a questo scopo perché è strutturata in modo da ripristinare la sana alternanza fra sistema simpatico e parasimpatico.

Gli esercizi bioenergetici sono stati messi a punto dal medico e psicoterapeuta americano

Alexander Lowen nel corso del suo lavoro con i pazienti.

Essi si basano sul principio che corpo e mente sono funzionalmente identici: vale a dire che ciò che avviene nella mente si riflette nel corpo e viceversa.

Da molti anni, conduco gruppi di pratica bioenergetica, proponendola principalmente come metodo che favorisce:

  • l’approfondimento della consapevolezza di sé,
  • lo scioglimento delle tensioni,
  • il ripristino della vitalità.

Pratica bionergetica: le fasi

Le sessioni sono strutturate principalmente in due fasi:

  • nella prima, la tensione viene resa accessibile alla consapevolezza attraverso l’ascolto profondo;
  • nella seconda, si lascia andare la tensione attraverso la scarica.

Ascolto profondo

Durante gli incontri, con il movimento e l’ascolto delle sensazioni e delle emozioni, gradualmente si entra in uno stato di presenza che permette di diventare più consapevoli di sé.

Successivamente, la scarica delle tensioni stimola la produzione di endorfine che aiutano a ritrovare un senso di pace e di benessere.

Scarica delle tensioni

La scarica delle tensioni è favorita dagli esercizi espressivi, oppure può avvenire in modo spontaneo e naturale attraverso la vibrazione:

  • gli esercizi espressivi consistono in movimenti espressivi e nell’emissione di suoni spontanei per “dare voce” al corpo. Finalmente, i gesti inibiti possono esprimersi, così che le parti del corpo, a lungo trattenute e controllate, riprendano vita.
  • La vibrazione è quel tremolio che i muscoli producono spontaneamente dopo essere stati opportunamente caricati e stimolati con la pratica. E’ una reazione naturale del muscolo per liberarsi dalla tensione accumulata durante l’esercizio, ma il suo effetto può arrivare in profondità, allentando anche le tensioni più antiche. Oltre a ciò, la vibrazione può emergere spontaneamente in qualunque parte del corpo in risposta all’espansione del respiro ed all’aumento del flusso di energia.

Effetti della pratica bioenergetica

Ogni volta che si allenta la tensione, l’energia può riprendere a fluire liberamente e ci si sente più vitali. La scarica ripristina l’equilibrio fra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico, permettendoci di “lasciar andare” e rilassarci.

E’ stato provato che la pratica bioenergetica stimola la produzione di endorfine (gli ormoni del piacere e del rilassamento).

Con l’attenuarsi dello stato di contrazione, si amplifica la gamma delle emozioni e delle sensazioni percepite, rendendoci più vivi e presenti. Inoltre, aumenta la capacità di sentire e di essere chi siamo veramente.

L’effetto più evidente, che la maggior parte dei partecipanti avverte al termine di ogni incontro, è lo stato di calma e di distensione. Tutto questo è reso possibile dai principi e dagli elementi che caratterizzano la pratica bioenergetica.

Cristina Raschetti –  Counselor somatorelazionale e conduttrice di classi di bioenergetica

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